La “Commissione Industria” nata come commissione trasversale, si propone di coinvolgere sui temi di interesse le diverse realtà professionali dell’ingegnere donne e uomini, che per la loro specificità ed esperienze diverse desiderano fare squadra per dare un contributo ai propri iscritti e alla società tutta tramite le iniziative dell’Ordine degli Ingegneri di Firenze.
Questo l’obbiettivo da perseguire con responsabilità, interagendo con tutte le altre Commissioni più orientate in senso specialistico, e con particolare riferimento anche al coinvolgimento delle giovani e dei giovani colleghi.
Hanno fatto parte e faranno parte della Commissione figure tipiche del mondo delle produzioni e dei sevizi alle imprese: Consulenti progettiste e progettiste direzionali, Specialiste e Specialisti, Dirigenti e Manager del settore pubblico e del privato, Ricercatrici e Ricercatori, Addette e Addetti alla Ricerca e alla formazione, Certificatrici e Certificatori, Imprenditrici e Imprenditori. Tutte e tutti che si applicano alle tematiche più attuali e più complesse, in un mercato globale in cui la produzione europea, e quella italiana in particolare, sono messe a dura prova dai costi, dai dazi e dai mercati, con una competizione extra‑UE, con rapidi mutamenti tecnologici.
In questo contesto la Commissione si confronta su come l’ingegnere donna e uomo possa svolgere un ruolo di catalizzatore tra conoscenza tecnica e strategia aziendale, portando a fattor comune il lavoro di tutti i membri, le idee, le proposte, i progetti, le azioni di collaborazione e di formazione per proporli a favore degli iscritti.
In sintesi operare affinché sia sempre più vero, che anche nel settore industriale e comunque produttivo, la “garanzia” dell’Ingegnere iscritto è la certezza di poter operare in maniera legale, competente e responsabile, secondo le obbligazioni di legge e con tutte le tutele previste dalla normativa.
La formazione continua è alla base.
L’ingegnere con la sua accuratezza e affidabilità offre fiducia e leadership può contribuire a rendere il sistema produttivo italiano più resiliente e competitivo a livello locale, nazionale e in un contesto globale, con particolare attenzione all’aspetto della digitalizzazione dei prodotti e dei processi (Industria 4,0) della loro sostenibilità intesa come ambientale sociale ed economica (Industria 5.0).
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