La crescente diffusione delle pompe di calore ed in generale degli impianti di climatizzazione a servizio anche degli edifici residenziali pone in maniera sempre più rilevante la questione del rumore prodotto da tali sorgenti, soprattutto in ambito urbano. Questi sistemi, pur essendo essenziali per il comfort termico, possono generare livelli di rumore che influenzano negativamente la qualità della vita e la produttività.
I dispositivi legislativi e normativi per affrontare la questione esistono e si sono via via ampliati nel tempo. A partire dalla Legge Quadro sull’inquinamento acustico (L. 447/1995), numerosi decreti attuativi hanno fornito valori limite ritenuti accettabili all’interno degli ambienti abitati. Tra questi, il DPCM 14/11/97 ed il DPCM 5/12/97 hanno fornito riferimenti importanti, il primo introducendo dei limiti di emissione ed immissione, sia in termini assoluti che differenziali, del rumore emesso da sorgenti esterne all’edificio, variabili in base alla zonizzazione acustica del territorio comunale; il secondo definendo i limiti di isolamento acustico delle partizioni edilizie e fornendo il valore limite per le sorgenti di rumore impiantistiche in funzione delle diverse destinazioni funzionali.
Anche la produzione normativa è aumentata nel corso degli anni: ad esempio, la norma UNI 11367 fornisce una metodologia per la classificazione acustica degli edifici, comprendendo procedure ed indicatori per la verifica e la classificazione del rumore emesso dagli impianti verso ambienti di terzi. La UNI EN 16798-1 fornisce invece i valori massimi di progetto per la rumorosità immessa negli ambienti serviti da sorgenti sonore impiantistiche.
Le principali fonti di rumore negli impianti di climatizzazione includono compressori, ventilatori e flussi d’aria attraverso condotti e diffusori. L’intensità del rumore, e quindi la qualità di un ambiente interno, può variare in base alla qualità della progettazione, dei componenti scelti e dell’installazione. Da questo punto di vista, aziende specializzate possono fornire un supporto in termini di prodotti e soluzioni tecnologicamente sempre più prestanti.
Sulla scorta di queste considerazioni nasce l’esigenza, ed è lo scopo dell’incontro organizzato dall’OdI di Forlì-Cesena in collaborazione con AiCARR e Sagicofim, di un confronto tra i diversi soggetti interessati – progettisti, costruttori, installatori, utilizzatori degli impianti e degli edifici – al fine di realizzare sistemi edifici-impianto che garantiscano livelli di efficienza e di comfort sempre più elevati.
Per partecipare gratuitamente all’incontro tecnico è necessario iscriversi on-line entro il 25 gennaio 2026.
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Gli ingegneri che desiderano i CFP devono iscriversi all’evento tramite il seguente link
Per la partecipazione saranno riconosciuti 3 CFP a ingegneri.
L’attestato di partecipazione verrà reso disponibile nell’area riservata del Professionista a seguito della registrazione sul Portale ISI Formazione.
Crediti formativi per i Periti Industriali in autocertificazione con attestato di partecipazione.
Si avvisa che ai fini del rilascio dei crediti formativi professionali per la partecipazione ad eventi, tutti gli Ingegneri che ne hanno fatto richiesta in fase di iscrizione dovranno seguire l’evento per tutta la sua durata.
