“Viste le numerose segnalazioni e richieste di chiarimento avvenute negli ultimi mesi, l’Ing. Francesco Bigi, presidente della Commissione Pareri dell’Ordine, ricorda che:
“in conformità con il disposto dell’art. 2233 c.c. e dell’art.9 del D.L. 24 gennaio 2012 n.1, come convertito dalla legge n. 27/2012 e modificato dall’art.1, comma 150, della legge 4 agosto 2017 n. 124, prima dell’inizio dell’incarico o di sue eventuali integrazioni e/o varianti in corso d’opera, il Professionista, nel rispetto del principio di trasparenza, deve previamente rendere nota al Committente obbligatoriamente la misura del compenso con un preventivo di massima, redatto in forma scritta o digitale. La misura del compenso deve essere adeguata all’importanza dell’opera, alla complessità dell’incarico e al decoro della professione, garantendo il superiore interesse della qualità della prestazione professionale, e va pattuita indicando per le singole prestazioni tutte le voci di costo (comprensive di spese, oneri e contributi) nonché tutte le informazioni utili circa gli oneri ipotizzabili correlati o correlabili all’incarico stesso. Il compenso, in ogni caso, a fini di trasparenza, va pattuito per iscritto, a tutela sia del cliente sia del professionista, al momento del conferimento dell’incarico professionale. Il professionista deve innanzitutto informare obbligatoriamente in forma scritta o digitale il committente del grado di complessità dell’incarico e deve altresì indicare i dati della polizza assicurativa per i danni provocati nell’esercizio dell’attività professionale;
il Professionista deve avere cura di procurarsi una prova dell’avvenuta consegna del preventivo al Committente (ad es., tramite raccomandata A/R o PEC, oppure facendosi firmare ricevuta all’atto della consegna, ecc.), al fine di poter dimostrare l’assolvimento dell’obbligo di legge;
i rapporti tra Professionista e Committente devono svolgersi in ossequio ai doveri di lealtà e correttezza, alla natura fiduciaria del rapporto e agli specifici doveri di informazione previsti dalla legge e dal “Codice deontologico”;
Saluti,
Francesco